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Ristrutturazione del condominio: ecco le detrazioni fiscali previste per il 2018



La lista delle detrazioni fiscali che riguarda i lavori condominiali atti alla manutenzione o alla ristrutturazione, per quanto concerne i fini irpef può portare ad un notevole risparmio di imposta sul modello 730 oppure nel modello unico in maniera immediata. Vediamo, quindi come fare per ottenere tali detrazioni secondo le novità che hanno trovato introduzione con la nuova Legge di Bilancio 2018.

Le detrazioni fiscali che vedremo in questo articolo, dunque, non riguardano quelle che si possono richiedere sui lavori di ristrutturazione delle singole unità abitative, bensì si tratta dei lavori che riguardano la manutenzione straordinaria del condominio di abitazione, come può essere, ad esempio, il rifacimento della facciata che sta all’esterno dello stabile.

Il bonus a cui ha diritto il vostro condominio
Il Bonus lavori condominiali è, quindi, un’agevolazione riservata ai condomini che consente di beneficiare di una detrazione di una determinata percentuale di IRPEF per gli oneri sostenuti per i lavori di ristrutturazione, le opere di manutenzione straordinaria e ordinaria, la riqualificazione energetica e le misure antisismiche.

Su tutte queste competenze, lo Stato Italiano, prevede vari tipi bonus con delle aliquote differenti in base al tipo di lavoro, sia che essi rientrino fra gli interventi fruibili con il bonus ristrutturazioni del 50%, con l’Ecobonus per il miglioramento energetico o con il nuovo sismabonus con le percentuali del:

75% per i lavori di miglioramento di una classe di rischio di tutto l’edificio;
85% per le opere che servono al il miglioramento di due classi di rischio per tutto lo stabile.
Da questo 2018, grazie ad un emendamento entrato in vigore con la Legge di Bilancio 2018, si può fruire del bonus unico condomini 2018, cioè, una detrazione fiscale sulle spese inerenti agli interventi attuati su parti comuni di un edificio condominiale appartenente alle zone sismiche 3, 2 e 1 se essi sono finalizzati alla riduzione del rischio sismico e al tempo stesso alla riqualificazione energetica.

In sostanza se gli interventi effettuati determinano:

il passaggio ad una classe di rischio inferiore: la detrazione sarà dell’80%;
il passaggio a due classi di rischio inferiori: la detrazione varrà l’85%.
La spesa massima non deve superare i 136mila euro.
Lavori condominiali: manutenzione ordinaria e straordinaria
Gli interventi di manutenzione che rientrano nella categoria ordinaria possono avvalersi dell’agevolazione soltanto quando essi riguardano le parti in comune dell’edificio. Le detrazioni previste spettano ad ogni singolo condomino a seconda della quota millesimale.

Si possono definire esempi di manutenzione ordinaria tutti i lavori di riparazione, le opere di rinnovamento e la sostituzione a carico delle finiture degli edifici, ma anche tutti gli interventi che sono necessari a completare e mantenere l’efficienza degli impianti tecnologici già esistenti, oppure la sostituzione dei pavimenti, degli infissi e dei serramenti, la periodica tinteggiatura delle pareti, dei soffitti, degli infissi esterni ed interni, come pure il rifacimento degli intonaci interni, la corretta impermeabilizzazione di terrazze e tetti e la verniciatura delle serrande dei garage.

Se questi lavori fanno parte di un intervento più grande, come ad esempio la realizzazione di nuovi muri divisori, la demolizione di alcune tramezzature, o lo spostamento di servizi, tutto l’insieme delle opere è ammesso comunque al godimento delle detrazioni fiscali.

Alcuni esempi di manutenzione ordinaria sono i lavori in: cantine, locali caldaia, androni, garage, pianerottoli e parcheggi.

Se volete conoscere la lista dei maggiori lavori di ristrutturazioni che permettono di usufruire delle agevolazioni per i lavori di manutenzione straordinaria del condominio, è stata stilata una lista proprio dall’Agenzia delle Entrate. Un esempio sono i lavori nei locali della portineria, le opere nei cortili, il rifacimento dei portoni di ingresso, gli ascensori, le cisterne e i pozzi. Gli stessi lavori, se eseguiti su proprietà private non danno diritto ad alcuna detrazione.

Il condominio alla fine del periodo di imposta presenterà una dichiarazione con i tutti versamenti effettuati durante l’anno.

Quali sono i documenti necessari
I condòmini, per usufruire di tale detrazione devono effettuare i versamenti per pagare gli interventi con un bonifico postale o bancario intestato al condominio la cui ricevuta andrà sempre conservata dall’amministratore che avrà cura di mantenere anche le ricevute fiscali e le fatture inerenti agli oneri sostenuti per l’eseguimento dei lavori nelle parti comuni, in cui è indicato il costo della manodopera; la ricevuta del bonifico; una copia delle comunicazioni presentate all’Agenzia delle Entrate ed anche alla Asl locale di competenza per l’inizio dei lavori.

Invece ciascun condomino deve conservare la certificazione dell’amministratore che attesta che tutti gli obblighi previsti dalla legge hanno trovato adempimento; la quota della spesa relativa ad ogni unità immobiliare. L’attestazione lavori condominiali che viene rilasciata dall’amministratore, è quella che serve al singolo condomino, per attestare l’onere sostenuto.
 
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